Esistono già molte guide sulla creazione di un sito web (o Blog, che è praticamente la stessa cosa) e su #Wordpress ed il #Marketing. Quindi la farò breve andando direttamente a evidenziare l’insieme dei punti salienti rivolti al mondo della #ristorazione e degli #artisti, insomma del convivio.
Indicando, quando necessario, le guide già presenti nel web. Se non capisci qualche parola o vuoi chiarimenti in merito, usa Google o Chat Gpt che ti risponde sempre molto volentieri.
Anche se hai già un sito web, ti consiglio ugualmente la lettura dell’articolo. Ti sarà molto utile avere una visione più chiara degli strumenti di lavoro che sei costretto ad usare.
Preliminari
Prima di creare un sito:
- pensa bene al nome che vuoi usare. Dev’essere facile da memorizzare e possibilmente attinente a ciò che vuoi proporre.
- Pensa bene il logo. Ho detto logo non immagine. La differenza è questa. Un logo deve essere un disegno minimale, stilizzato. E riassumere a colpo d’occhio il senso del sito. Un esempio è Twitter. Il suo logo, semplicissimo, riesce a riassumere esattamente lo scopo del sito.
- Individua i target di riferimento. A chi può interessare quel che fai? Giovani? Adulti? Donne? Uomini? Falegnami? Pervertiti?
- Trova la Keywords, o meglio la keyprase. Quali termini rappresentano il tuo progetto? Vetreria? Quadri? Musica? Vino? Trans? E cosa è più probabile che scriva su Google chi cerca proprio te e i tuoi servizi?
Quando hai tutto il materiale, compresa una biografia o descrizione del progetto, puoi passare allo step successivo.
Hosting
Non farò la lista degli hosting, tanto sono più o meno tutti uguali. Cito il più utilizzato in Italia, le altre alternative potete trovarle con una comune ricerca su Google.
- Accedi al sito web di Aruba.it e seleziona la voce “Hosting” dal menu principale.
- Scegli il tipo di hosting che desideri. Consiglio hosting Linux condiviso (costa circa 50€ l’anno). Questo è il link diretto. Seleziona il piano Easy.
- “Acquista” e segui le istruzioni.
- Scegli un nome di dominio.
- Dopo aver completato la registrazione, avrai accesso al tuo account di hosting su Aruba.
- Accedi al tuo pannello di controllo
- cerca l’opzione “PHP Selector”. Seleziona la versione di PHP più recente.
- Torna al pannello di controllo e cerca l’opzione “SSL/TLS Manager”. Seleziona “Install SSL Certificate” e segui le istruzioni per installare il certificato SSL. (cos’è il certificato SSL)
- Torna di nuovo al pannello di controllo e cerca l’icona di Softaculous.
- Seleziona “WordPress”.
- Fai clic su “Install” per avviare il processo di installazione di WordPress.
Sito Web
- Dopo aver installato WordPress, accedi al pannello di controllo di WordPress utilizzando le credenziali che hai fornito durante l’installazione.
- Il primo step è quello di installare il tema grafico. Vai su “Aspetto -> Temi” e installa il tema preferito. Consiglio uno dei temi “Twenty…” che sono i temi ufficiali di WordPress senza limitazioni che puoi modificare a piacimento.
- Usa FileZilla o in alternativa il gestore dei file dell’hosting, per clonare il tema in versione Child, così da non perdere le personalizzazioni durante gli aggiornamenti.
(guida alla Child Theme)
Funzionalità avanzate
Lascio qui una lista dei plugin più utili, un kit già testato per compatibilità e stabilità. Non elencherò le miriadi di opzioni. Sarebbe snervante e ripetitivo. Per ogni plugin troverete certamente la guida su Google. Oppure chiedete a Chat Gpt.
Potete installarli comodamente dal pannello del vostro sito web. Qui mi limiterò a indicare i link alle pagine ufficiali in caso vi servisse la documentazione o vi interessasse la versione a pagamento, che nel 90% dei casi non sarà necessaria.
- Jetpack
- Akismet
- All in one wp security
- Invisible Captcha
- WP Super Cache
- WooCommerce
- Coingate
- yith woocommerce affiliates
- Advanced Ads
- GTranslate
- Iubenda
- OneSignal Push Notifications
- Editorial Calendar
Contenuti
La principale cazzata che fanno quasi tutti è usare il sito web come mera vetrina, e pubblicare post solo sui social, perdendo così gran parte della visibilità e della rilevanza SEO.
Il metodo migliore è usare l’app di WordPress per pubblicare post (possibilmente nella sezione blog, o diario, appositamente creata) direttamente da smartphone. Non c’è bisogno di scrivere post lunghi e dettagliati. Usate il sito come un social, con post anche brevi, ma fatelo spesso. È il sito che pubblicherà sui social il vostro post, automaticamente.
Detto questo, ricordatevi poi di usare, nei post, le keywords che avete scelto in partenza. E ovviamente i tag.
Questi semplici vizi, sono parificabili all’uso che fate comunemente dei social. Non avete la scusa del “non mi riesce”. Se sapete scrivere un post su Facebook, allora sapete fare la medesima cosa col vostro sito web. Col vantaggio, per altro, che nessuno vi banna a pene di quadrupede.
Propaganda
Una volta aperto il sito, impostato tutti i plugin, e preso l’abitudine di scrivere i vostri post, è ora di pensare alla propaganda.
È un discorso troppo vasto e che si paga. Perciò mi limiterò ai consigli più basilari:
1 – Non esiste un solo social, e Tik-Tok non serve a niente a meno che non vendiate giocattoli o videogiochi. I social più importanti sono tre: Facebook, Twitter e LinkedIN. E no, non sono uguali.
LinkedIN si usa per rivolgersi ad aziende e lavoratori. Consiglio un post a settimana, massimo due. Ben congeniati.
Twitter è di interesse politico e istituzionale, o per il porno (è il meno restrittivo). È fatto per dire cose urgenti, di giornata che il giorno dopo non servono più. Tipo bestemmiare contro il governo e le aziende di trasporti. E quindi andrebbe usato più volte al giorno. Non è difficile se ti ricordi di scrivere i post sul sito con il primo capitolo breve e contenente un #ashtag.
Facebook il più vasto e complesso. Perfetto per farsi pubblicità.
2 – Ricordate: se non siete un’azienda grossa quanto Amazon, è inutile pubblicare cose generaliste. Dovete inquadrare il vostro target e all’interno di esso la vostra nicchia.
3 – Ve lo dico anche se la maggior parte di voi non lo capirà perché è zuccona e codarda:
Se non sapete osare, se vi ostinate a fare come tutti gli altri, senza mai innovare veramente, senza fare una analisi dei mutamenti del mercato e della domanda/offerta che non è più quella di dieci anni fa, siete fuori concorrenza. Specialmente i ristoratori che per sopravvivere anziché abbassare i prezzi e puntare sulla massa, ricaricano la crisi sul consumatore e sui dipendenti che strozzano fino all’osso.
A me frega poco, Scrivo questo post per dare sostegno prevalentemente agli artisti e la culutura. Ma essendo il mondo della ristorazione il principale strumento di convivio, socializzazione e cultura, o almeno così dovrebbe essere, se non tenete conto che il ceto medio è sempre più una nicchia microscopica, è che la maggioranza rientra nel ceto povero che non può spendere, continuerete a fallire e chiudere uno dopo l’altro come funghi anche se i dipendenti lavorassero gratis.
Sperando di esservi stato utile a chiarirvi le idee come neanche Chat Gpt saprebbe fare, e promettendo di approfondire e integrare questa ed altre guide del genere, il vostro Delfino pirata vi lascia con un abbraccio virtuale e torna a nuotare nel mare chiamato Internet.
Commenti recenti